Immagine
 
 
"
Chi controlla il passato controlla il futuro; chi controlla il presente controlla il passato

George Orwell
"
 
\\ Home Page : Storico per mese (inverti l'ordine)
Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
 
 


Sul settimanale Oggi (in edicola da giovedì 18 giugno) ha intervistato l’ex brigatista Raffaele Fiore, uno dei componenti del commando che il 16 marzo ’78 partecipò all’agguato di via Fani nel quale fu rapito il presidente della DC Aldo Moro e uccisi i 5 componenti della sua scorta.


Nell’ultimo anno le novità non sono certo mancate: la vicenda raccontata da Giovanni Ladu che nella seconda metà di aprile del ’78 sostiene di essere stato, assieme ad un gruppo di 10 militari di leva, utilizzato per servizi di sorveglianza dell’appartamento di via Montalcini, la testimonianza degli artificieri Vito Raso e Giovanni Circhetta che raccontano di essere intervenuti in via Caetani attorno alle 11 del mattino con la indiretta conferma dell’On. Claudio Signorile che ha più volte detto di aver avuto la notizia proprio verso le 11 mentre si trovava nello studio del Ministro dell’Interno Cossiga ed infine la rivelazione dell’ex ispettore di polizia Enrico Rossi che si occupò di indagare (nel 2009) della “famosa” moto Honda di via Fani e dei suoi occupanti.


In un certo senso Fiore, con le sue parole, chiude il cerchio. 

Parlando di via Fani, l’ex brigatista è molto determinato “C’erano persone che non conoscevo. Che non dipendevano da noi. Che erano altri a gestire”. Parole molto forti che contrastano con quanto sempre raccontato dai pochi brigatisti che hanno, a vari livelli, parlato e permesso di ricostruire la dinamica dell’agguato del 16 marzo.


Riguardo alla moto Honda il suo pensiero è molto preciso: “Nè io nè gli altri compagni sappiamo nulla della moto, abbiamo avuto modo di parlarne e di riflettere. Non so se c'era, nè chi erano i due a bordo. Non facevano parte del commando dell'organizzazione”. Questa sembrerebbe la conferma definitiva dell’esistenza di una moto estranea al commando e del fatto che i brigatisti dopo l’azione ne avessero discusso tra loro meravigliati. E detta da uno dei partecipanti attivi di via Fani, che sparò proprio contro la FIAT 130 di Moro e che poi trasbordò materialmente il presidente sulla FIAT 131 guidata da Bruno Seghetti, potrebbe avere un peso.
Riguardo alle ingerenze esterne, Fiore aggiunge: “Non c'è stato un uso strumentale di altre forze. C'era una situazione per cui facendo qualcosa rischiavi, pur non volendo, di essere 'utile' ad altri”. Come a dire: nessuna etero-direzione e nessun infiltrato ma solo l’aver potuto fare il gioco di qualcun altro.


La conclusione di Fiore è una duplice ammissione: “Noi siamo stati costretti a quella soluzione finale […] volevamo solo il rilascio dei nostri compagni, poi abbiamo capito che non sarebbe stato facile portare avanti la battaglia. Che erano entrate troppe forze in campo”. 

Attendendo di poter leggere l’intervista integrale, cerchiamo di sintetizzare gli elementi a disposizione.

Le BR rapiscono Moro e lo tengono prigioniero agendo autonomamente ma consapevoli che questa loro azione non troverà solo oppositori ma anche ‘forze’ che potrebbero aver in un primo momento lasciato fare. Andando avanti con la gestione del sequestro, i brigatisti si rendono conto che la trattativa (‘battaglia’) era più complicata del previsto, soprattutto per la discesa in campo di altre forze che, nel complesso meccanismo creatosi, agivano in maniera autonoma per perseguire il proprio obiettivo (liberazione o eliminazione del prigioniero). Alla fine, deve aver evidentemente avuto la meglio una (o più) delle forze che si mossero per assicurarsi la conclusione cruenta del sequestro.

E’ questo che, almeno io, leggo nelle parole di Raffaele Fiore che potrebbero essere un elemento nuovo a supporto di un pensiero che ormai sostengo da tempo. In questa storia le BR hanno raccontato la loro parte (con delle omissioni “accomodanti”), ma hanno sempre rifiutato di parlare di ciò che non li riguardava. 

Dell’altra metà del cielo, quella che riguarda il comportamento dello Stato e dei suoi apparati, si sa solo che le Istituzioni si arroccarono dietro una fermezza politica alla quale non corrispose un’efficienza investigativa. Ma forse è venuto il momento di iniziarla a raccontare quest’altra metà.

Potrà essere una Commissione Parlamentare a farlo? 

Staremo a vedere.

Articolo (p)Link Commenti Commenti(4)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
In attesa dell'intervista integrale di Raffaele Fiore, ecco cosa ne pensa l'ex ispettore della Digos Enrico Rossi.

Moro: Rossi(ex Digos), anche Fiore disinforma e depista? Tanti sanno nello Stato di questa vicenda, e' ora che parlino
(ANSA) -
ROMA, 18 GIU - "Mi rivolgo a coloro che sanno, e non sono pochi, a Torino e non, e gli chiedo un atto di coraggio.
Raccontate quello che sapete sulla vicenda della Honda in via Fani: dire la verita' vi rendera' piu' coraggiosi". Lo dice Enrico Rossi, l'ex funzionario della Digos di Torino che ha svelato, in una intervista all'Ansa lo scorso 23 marzo, la storia della inchiesta "interrotta" sulla presenza di una moto in via Fani il 16 marzo del 1978 e non riconducibile ai Br.
"Dopo quella intervista ho subito gravi denigrazioni sia a livello personale che professionale. Politici di vari schieramenti, da destra a sinistra hanno detto che bisognava 'tapparmi la bocca' perche' ammorbavo l'aria e che il mio scopo era di intorbidire le acque in cui si dibattono reduci degli apparati di sicurezza dello Stato, in perenne conflitto tra
loro. Ora ha parlato un brigatista, ne' pentito ne' dissociato come Fiore, che si trovava in via Fani la mattina del 16 marzo
1978. Rientra anche lui in un disegno occulto finalizzato a disinformare e depistare, mescolando vero e falso, per spostare
l'attenzione sui servizi segreti nostrani o, piu' semplicemente, il signor nessuno, l'ex Ispettore della Rossi ha soltanto detto
la verita' in merito ad un'indagine inspiegabilmente sottovalutata? ".
Articolo (p)Link Commenti Commenti(0)  Storico Storico  Stampa Stampa
 
Pagine: 1

Vuoto a perdere
Se vuoi saperne di più sul libro, sui contenuti e altro materiale sul 'caso Moro'

 


Vuoto a perdere [Digital Edition]
Tutto un altro progetto

Titolo
Approfondimenti (11)
Articoli (2)
Attualita' (1)
Attualità (90)
Attualità (1)
Dal libro (1)
Eventi (7)
Giudiziario (5)
Interviste (21)
Libri (5)
Nuova Commissione Moro (6)
Pensieri liberi (12)
Politica (2)
Presentazioni (1)
Recensioni (1)
Storia (9)

Catalogati per mese:
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
C'è una sorta di sortilegio, una sorta d...
21/12/2019 @ 23:40:50
Di Pereira
C'è una sorta di sortilegio, una sorta d...
21/12/2019 @ 23:38:56
Di Pereira
Domenico, credo di aver risposto ai tuoi...
17/07/2018 @ 10:27:14
Di Manlio2


Cerca per parola chiave
 

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             

Titolo
Chiudere gli 'anni di piombo'?

 Sono già chiusi
 Non possono essere chiusi
 E' necessario chiudere
 Non so

Titolo
Al momento ... vuoto


Titolo
Conosci un sito nel quale si parla di anni '70, di lotta armata attraverso un dibattito aperto e democratico? Segnalalo. Sarò lieto di linkarlo tra i siti amici.