Immagine
 
 
"
Chi controlla il passato controlla il futuro; chi controlla il presente controlla il passato

George Orwell
"
 

ATTENZIONE: NON E' UNA NUOVA EDIZIONE

A tutti i lettori di "Vuoto a perdere Digital Edition" e "Vuoto a perdere" edizione I (2007) e II (2008).

Il libro dalla copertina che vedete qui a fianco NON E' UN AGGIORNAMENTO DELLE PRECEDENTI EDIZIONI ma una semplice ristampa effettuata dal vecchio editore non più in possesso dei diritti di stampa e vendita che ha solo effettuato un cambio di copertina e di collana.

Ecco i dati delle versioni del libro assolutamente identiche:

Collana: Astrolabio 17
Categoria: Saggistica/storia
Pagine: 608
ISBN: 978-88-497-0442-6
Pubblicazione: maggio 2007/aprile 2008
€ 24,00
Collana: Entropie 67
Categoria: Saggistica/storia
Pagine: 608
ISBN: 978-88-497-1009-0
Pubblicazione: maggio 2016
€ 25,00

Si tratta della stessa, identica versione. Prima di spendere inutilmente 25€, controllate questi dati.

Grazie

Manlio Castronuovo

 


\\ Home Page : Articolo
Con i brigatisti non si poteva trattare. Forse si, ma solo sottobanco...
Di Manlio  12/10/2009 in Attualità

Il 22 settembre scorso sul sito dell’Espresso comparivano le dichiarazioni filmate del pentito Francesco Fonti riprese dal giornalista Riccardo Bocca.
>Guarda la video-intervista

Devo dire che una notizia del genere in un altro Paese avrebbe creato il pandemonio, spinto giornali e storici a porre ulteriori domande, indignato i rappresentanti delle Istituzioni che avrebbero potuto intravedere nelle parole di un ex mafioso attacchi diretti e pesanti verso il loro operato volto, a sentire Fonti, ad impedire la liberazione e l’incolumità di uno dei politici più importanti dell’epoca.
E invece nulla, a parte un piccolo richiamo su Repubblica e qualche blog che ha riportato la notizia senza però commentarla con il giusto senso critico.

Premettendo che lungi da me qualsiasi giudizio sull’attendibilità delle parole del pentito, provo a fare alcune riflessioni che potranno essere utili a quanti desiderano capire di più.

Cominciamo dal contesto. Sebbene nelle parole riportate nell’articolo Fonti appaia persona lucida e in possesso di una buona dialettica, ad ascoltare l’intervista (>Guarda il video<) si coglie una non sempre precisa capacità di articolazione del pensiero e, a tratti, una leggera confusione sull’aspetto più importante del tutto ossia il covo brigatista e/o la prigione di Moro.
L’articolo è opera del giornalista, ovviamente, ed il riadattamento di un colloquio in forma scritta è spesso necessario perché un’intervista riportata letteralmente, potrebbe risultare difficilmente fruibile in forma scritta.

Il 21 marzo Fonti si recò a Roma ed incontrò un agente del SISMI che lui conosceva come Pino ma che gli confida di non essere in possesso di nulla. Pino, però, gli offre la possibilità di incontrare direttamente il segretario della DC Benigno Zaccagni. Cosa che avvenne il giorno seguente al Cafè de Paris nella centralissima via Veneto allorchè il politico, imbarazzato per la situazione, chiese a Fonti un aiuto per risolvere la situazione rassicurandolo che la DC avrebbe saputo sdebitarsi.

Il 25 marzo Fonti incontrò un esponente della Banda della Magliana che, secondo il referente romano di cosa nostra Pippo Calò, saprebbe molte cose. Calò, inoltre, informò Fonti che anche cosa nostra era entrata in azione. Il “Cinese” (soprannome del malavitoso della Magliana) dice a Fonti che non è un mistero dove si nascondono Moretti e gli altri. In una strada sulla Cassia nota come via Gradoli. Secondo il “Cinese” però i brigatisti non li vuole trovare nessuno.

Successivamente Fonti viene portato in un negozio il cui proprietario, uno ‘ndranghetista di nome Morabito, gli conferma che di sicuro in via Gradoli qualcosa c’è. Se non la prigione di Moro, almeno un covo delle BR.

Dopo la terza conferma, Fonti ricontatta l’agente Pino facendo finta di non aver scoperto nulla e di necessitare di altro aiuto tanto da spingere Pino ad un nuovo incontro con un carabiniere addetto all’Ambasciata di Beirut sotto il comando del Colonnello Giovannone. Balestra, questo il nome del carabiniere, confessa di non riuscire a fare dei passi avanti a causa delle continue informazioni depistanti che riceve. Ma si dichiara convinto che in via Gradoli 96 ci sarebbe un covo importante delle BR, al momento abbandonato ma attorno al quale i brigatisti bazzichino ancora. Era la fine di marzo. E qui Fonti iniziò a nutrire dei dubbi sulla utilità della sua trasferta in quanto ebbe la netta impressione che dietro la facciata di costernazione dei partiti si nascondeva un qualcosa di inconfessabile.

A questo punto Fonti si imbatte nell’Onorevole Benito Cazora che reputava tra i pochi ad interessarsi veramente ad individuare qualche covo brigatista o la prigione di Moro, tanto da indurlo ad avere incontri con chiunque potesse dargli una mano.
Alla presenza di altri due ‘ndranghetisti, Fonti incontra Cazora in un ristorante. L’Onorevole è angosciato, racconta degli incontri con Varone che lo avevano lasciato un po’ perplesso per la spacconaggine del malavitoso. Lo stesso Fonti non dava alcun peso, all’interno della ‘ndrangheta, a Varone. Fonti informa Cazora che si sta muovendo e i due si lasciano con l’Onorevole che gli augura di avere più fortuna di lui.

Poco dopo il 4 aprile e la lettera di Moro a Zaccagnini, l’agente Pino ricontatta Fonti perché stavolta a chiedere del malavitoso è niente di meno che il numero uno del SISMI Giuseppe Santovito. L’incontro avvenne a Forte Braschi (nell’ufficio di Santovito) e il direttore de SISMI chiese a Fonti se aveva notizie riguardo un appartamento al numero 96 di via Gradoli. Alla conferma di Fonti, Santovito è lapidario: “E’ giunto il momento di liberare il Presidente Moro”
Il 9 o il 10 aprile, Fonti soddisfatto tornò a San Luca da Romeo che dopo aver ascoltato il suo racconto lo gela perché da Roma i politici hanno cambiato idea e quindi loro avrebbero dovuto tirarsi da parte. Fonti è amareggiato, ma non se la sente di buttar via due settimane di lavoro proficuo. E quindi prende una decisione eclatante: disobbedisce al suo boss e telefona alcentralino della Questura di Roma per dire di andare a via Gradoli 96, dove gli agenti avrebbero trovato i carcerieri di Moro.
Siamo al 10 aprile, dunque, molto prima della scoperta del covo e dopo sia alle perquisizioni degli agenti che alla informativa della seduta spiritica.

Ne 1990, Fonti stringe una cordiale amicizia fondata sul rispetto con il capo brigatista Moretti all’interno del carcere di Opera e i due si trovano a frequentare insieme un coso di informatica. Un giorno una guardia consegna a Moretti una busta, che lui apre, ne estrae il contenuto che era un assegno circolare. Senza nascondersi lo gira e lo riconsegna alla guardia guardando Fonti e commentando “Questo, Ciccio, è la busta paga che arriva puntualmente dal Ministero dell’Interno”. Fonti pensò ad una burla, ma qualche tempo dopo un brigadiere gli confidò che quei soldi erano fatti passare per il compenso di un insegnante di informatica e dati a Moretti per garantirne il silenzio.


Vogliamo porci delle domande? Abbiamo solo l'imbarazzo della scelta...

Perché Cazora non ha mai accennato all’incontro con Fonti?
Perché Fonti definisce Cazora l’unico che vuole realmente salvare Moro?
Esistono ancora le tracce degli assegni di Moretti negli archivi amministrativi dello Stato?
Santovito (P2) si disse pronto ad intervenire. Poi venne uno stop. La P2 è lo Stato, non è un organo deviato. Quindi lo Stato prima vuole salvare Moro e poi ritorna sulla sua decisione. Se la P2 era un organismo effettivo dello Stato, a questo punto verrebbe meno la logica secondo la quale la P2 avrebbe svolto un’attività sotterranea, all’ombra dello Stato e al fianco dei brigatisti come mandante e co-esecutore del sequestro.
Fonti, telefonando alla Questura di Roma, avrebbe commesso una disobbedienza agli ordini di una gravità inaudita per un mafioso. E’ credibile?
Perché Fonti ha atteso ben 4 anni (dal 2005) per aggiungere questi particolari sulla vicenda Moro? Si è mosso autonomamente o fa parte di una manovra più ampia?

Agganciandomi a quest’ultima questione, raccolgo e giro a tutti voi la riflessione che un amico molto più addentro di me a queste vicende mi ha posto. Visto che è stato attendibile sulle navi raccontando nello specifico i suoi rapporti col SISMI e conservando come prova i numeri di codice delle macchine, non è inquietante e davvero molto probabile che abbia contattato i servizi anche per tornare sulla vicenda Moro? Giochiamo a carte scoperte per una volta: è proprio così fantasioso ammettere che dietro a tutti i misteri ci sono i Servizi Segreti?

Io credo che sia arrivato il momento, una volta per tutte, che ci confessino il ruolo che hanno giocato, se erano indipendenti o come oggi (vedi caso Pollari Abu Omar) dovevano agire esclusivamente eseguendo ordini altrui…

In questa logica potrebbe trovarsi anche la spiegazione de voler dapprima salvare Moro, poi non più.
Articolo Articolo Commenti Commenti (0) Storico Storico Stampa Stampa    Bookmark and Share  

Vuoto a perdere
Se vuoi saperne di più sul libro, sui contenuti e altro materiale sul 'caso Moro'

 


Vuoto a perdere [Digital Edition]
Tutto un altro progetto

Titolo
Approfondimenti (11)
Articoli (2)
Attualita' (1)
Attualità (90)
Attualità (1)
Dal libro (1)
Eventi (7)
Giudiziario (5)
Interviste (21)
Libri (5)
Nuova Commissione Moro (6)
Pensieri liberi (12)
Politica (2)
Presentazioni (1)
Recensioni (1)
Storia (9)

Catalogati per mese:
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
C'è una sorta di sortilegio, una sorta d...
21/12/2019 @ 23:40:50
Di Pereira
C'è una sorta di sortilegio, una sorta d...
21/12/2019 @ 23:38:56
Di Pereira
Domenico, credo di aver risposto ai tuoi...
17/07/2018 @ 10:27:14
Di Manlio2


Cerca per parola chiave
 

< novembre 2024 >
L
M
M
G
V
S
D
    
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
 
             

Titolo
Chiudere gli 'anni di piombo'?

 Sono già chiusi
 Non possono essere chiusi
 E' necessario chiudere
 Non so

Titolo
Al momento ... vuoto


Titolo
Conosci un sito nel quale si parla di anni '70, di lotta armata attraverso un dibattito aperto e democratico? Segnalalo. Sarò lieto di linkarlo tra i siti amici.