Ieri sera si è chiusa la rassegna "
Riparliamo degli anni 70" con un appuntamento che ha incollato alle sedie gli intervenuti per oltre due ore e mezzo.
Massimo Veneziani ci ha parlato di come è nato il libro, di come si è evoluto e anche alcuni retroscena legati alle critiche che il testo ha sollevato nella critica.
Nicola Biondo non è riuscito a raggiungerci per impegni sopraggiunti e per il complicato spostamento Sicilia-Puglia che di certo non consente dei viaggi lampo.
Al telefono abbiamo avuto il piacere di ascoltare tanti interessanti contributi.
Aldo Giannuli ci ha raccontato della difficoltà di ricercare e muoversi tra i documenti
Rita Di Giovacchino ha spiegato ci ha chiarito il ruolo che la Banda della Magliana ha giocato nella Roma degli anni '70.
Stefania Limiti, infine, ha esposto con chiarezza la logica che ha contraddistinto una struttura clandestina dello Stato chiamata Anello con il compito di riferire esclusivamente al Presidente del Consiglio.
A tutti e tre il mio infinito ringraziamento, anche per aver sottratto loro preziosi minuti di un sabato semi-estivo.
Le mie scuse, invece, all'Avvocato
Licia D'Amico che avrebbe dovuto sostituire l'intervento telefonico di
Rosita Pecorelli che, purtroppo, ha dovuto rinunciare per un forte mal di gola. L'Avv. D'Amico ci avrebbe parlato della figura di
Mino Pecorelli e della capacità del giornalista di acquisire informazioni a tutti i livelli caratteristica, questa, che probabilmente ne determinò l'uccisione.
L'ultimo ringraziamento va a
Brundisium.net e all'infaticabile
Valerio Gatti (editore) che si è impegnato nella condivisione dell'iniziativa ed alla sua diffusione. Ad Oreste Pinto ed Angela Gatti, sempre dello staff di Brundisium.net. Ed al pubblico, che ha gradito gli argomenti ed i contenuti, ed ha seguito con grande interesse e partecipazione le serate.
Un ciclo si è chiuso, ma non è che l'inizio. In autunno ne vedremo delle belle.
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