Domenica In cancella l'intervista a Sabina Rossa. "E' un
politico!"
Sabina Rossa è deputata del Pd e figlia di Guido Rossa, la straordinaria
figura di operaio comunista che finì ammazzato dai terroristi per avere avuto il
coraggio di denunciare, in un periodo di grande omertà, i loro fiancheggiatori.
Ieri mattina ha rilasciato un'intervista al Corriere della Sera nella quale con
grande lucidità e senza nulla concedere né al perdonismo né alla
spettacolarizzazione dei sentimenti, ha rifiutato la logica della vendetta e
addirittura del "fine pena mai" esprimendo la sua convinzione che Vincenzo
Guagliardo - uno dei partecipanti del gruppo che uccise il padre - fosse davvero
cambiato.
Si tratta di un'intervista lucida, coraggiosa, al di fuori degli schemi e
tutt'altro che banale. A seguito di questa intervista che il Corriere ha
ritenuto meritevole della prima pagina considerandola un evento di importanza
culturale sociale ed editoriale, la redazione di Domenica In il popolare
programma di Rai 1, l'ha contattata ed era particolarmente interessata a questa
vicenda umana piuttosto che politica. Ma poi l'intervista salta.
Non è mia abitudine invadere gli schermi televisivi - afferma Sabina Rossa ad
Articolo 21 - e avevo declinato l'invito. E' stato reiterato a tal punto che
alla fine l'ho accettato e l'incontro era stato fissato per oggi, venerdì alle
14.00. Avremmo registrato l'intervista che sarebbe poi andata in onda domenica.
Poi cosa è successo?
La persona che mi aveva chiamato in precedenza mi ha ricontattato verso le
undici di oggi per dirmi che a seguito alle polemiche di questi ultimi giorni,
la trasmissione doveva ritirare l'invito perché i politici non possono apparire
in questi contenitori.
Beh, lei è parlamentare ma l'intervista per Domenica In nulla aveva a che
fare con il suo mandato elettorale. Vicenda strana no?
Mi è sembrata strana tutta la vicenda. Anche la modalità con cui hanno
ritirato l'invito. A Domenica In come in altre trasmissioni di intrattenimento
vi è stata una continua presenza di politici e addirittura di Ministri. Non
riesco, così, a capire come venga fatta la distinzione tra chi può esserci e chi
no. Ho la sensazione che il servizio pubblico venga meno alla sua funzione.
Vuole chiedere spiegazioni a qualcuno?
Vorrei chiedere al Presidente della Rai e al Direttore Generale come sia
potuto accadere un simile episodio e se ritengano che sia del tutto normale. Ma
non vorrei che si tentasse poi di scaricare le responsabilità sull'ultimo
precario di turno.
Pensiamo che la denuncia di Sabina Rossa meriti una risposta immediata e
formale - afferma il portavoce di Articolo 21 Giuseppe Giulietti - ed è comunque
una vicenda sconcertante. Da aprile ad oggi sono state aggirate decine e decine
di circolari e direttive e, in quella medesima trasmissione, c'è stato un via
vai di ministri e in quasi tutte le occasioni senza contraddittorio. Sappiamo
tutto di quel che pensa la Gelmini, per esempio, ma non sappiamo quello che
pensano docenti e studenti. Evidentemente la decisione sui politici in tv si
applica per chi si vuole. In ogni caso per Sabina Rossa non ci sono motivazioni
che tengano poiché non è stata invitata come parlamentare ma perché portatrice
di una testimonianza che avrebbe interessato milioni di italiani. C'è un solo
modo, chiederle scusa e invitarla e raccontare questa esperienza.
www.articolo21.info 17 ottobre 2008
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