Anna Laura Braghetti lavora Italia Lavoro
L' ex br Braghetti lavora per il ministero Proteste
da Forza Italia e dipietristi
IL CASO / Contratto con un' agenzia. Il responsabile: ha pagato il suo conto
ROMA - La notizie viene fuori tra le righe di un breve
articoletto su un settimanale: Anna Laura Braghetti, ex-brigatista rossa, ha un
impiego ad «Italia Lavoro», agenzia del ministero del Lavoro. E le polemiche si
levano immediate sia da destra sia da sinistra. Voci isolate, a dir la verità,
ma molto decise.
Silvana Mura, di Italia dei Valori, vuole fare un'
interrogazione parlamentare al ministro Cesare Damiano per vederci chiaro su
tutta la faccenda e sostenere che: «Chi si è macchiato di un reato come quello
di terrorismo partecipando all' uccisione di uno statista come Aldo Moro e dell'
allora presidente del Csm Vittorio Bachelet, non può a nessun titolo lavorare
per quello Stato che ha tentato di abbattere». Isabella Bertolini, di Forza
Italia, è ancora più diretta: «I brigatisti rossi non solo dovrebbero stare in
carcere a vita, ma bisognerebbe anche buttare la chiave».
Anna Laura Braghetti ha un contratto con «Italia Lavoro»
dal luglio del 2006 per un progetto che si chiama «Pari» e che prevede la
ricollocazione di ex-detenuti. Guadagna 1300 euro al mese. Il suo contratto
scadrà il 31 dicembre di quest' anno. «Non ero stato minimamente informato di
questa assunzione», spiega Marco Sartori che presiede l' agenzia e che ieri ha
scoperto dall'Espresso la presenza di Anna Laura Braghetti in «Italia Lavoro».
Aggiunge Sartori: «È molto grave che io non sia stato informato. Ma questo è un
fatto. Il resto è che se la Braghetti ha saldato il suo conto con la giustizia e
ha i titoli e i requisiti per fare questo lavoro io non posso che avere
rispetto. Mi hanno detto anche che è brava nel suo lavoro e che ha portato buoni
risultati».
Sembra che in meno di un anno l' ex-brigatista sia stata
in grado di ricollocare venti detenuti (sui quaranta che ne prevede il target
del suo progetto). Neanche Natale Forlani, amministratore delegato di «Italia
Lavoro», sapeva nulla della presenza di Anna Laura Braghetti: «Ho chiesto subito
di verificare anche se subito posso escludere che sia una dipendente diretta:
quelli sono poco più di 300 e li conosco tutti. In quanto ai collaboratori, la
nostra agenzia fa circa 3 mila contratti l' anno per periodi che vanno da
quindici giorni a un po' di mesi ed è davvero difficile stare dietro a tutti».
A chiamare l' ex-brigatista all' agenzia del ministero
sarebbe stato quindi Angelo Irano, il capo del progetto «Pari», per motivi di
competenza. «Per quello che mi riguarda farò le mie verifiche per vedere se la
procedura di assunzione è stata regolare e se i titoli e i documenti di Anna
Laura Braghetti sono a posto», dice ancora il presidente Marco Sartori. E
spiega: «Dopodiché non vedo altre questioni ostative. Se è a posto con i
requisiti di legge, ripeto, io posso soltanto averne rispetto».
È dal 1994 che Anna Laura Braghetti lavora in
cooperative nei settori immigrazione e reimpiego di lavoratori svantaggiati,
collaboratrice dell' associazione «Ora d' Aria» dell' Arcy. Di più: la Braghetti
ha coordinato anche l' attività di informazione per «Circuml@vorando», un
progetto avviato dal ministero del Lavoro ai tempi del leghista Roberto Maroni.
Arachi Alessandra - 20 ottobre 2007 Corriere della Sera
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