Morto Giannino Guiso, l'avvocato di Mesina e Craxi
Difese anche Curcio ed esponenti delle brigate rosse e si fece
intermediario durante il sequestro Moro
Giannino Guiso, lo storico avvocato di Graziano Mesina e di Bettino Craxi,
nonchè di Renato Curcio durante gli anni di piombo, si è spento a Milano, dove
fino a poche settimane fa esercitava ancora la sua professione a difesa di
politichi indagati nell'inchiesta "Mani pulite". Nuorese, 82 anni quasi
compiuti, è morto all'ospedale San Giuseppe dove era ricoverato da poco.
Comunque lo si giudichi, la sua carriera ha contribuito a scrivere alcune
delle pagine più cruciali della storia politica del Paese.
Per conto del Psi, durante i terribili giorni del sequestro di Aldo Moro,
s'impegnò per un tentativo di trattativa con i brigatisti coinvolti nel processo
al nucleo storico delle Br, che era in corso a Torino, per liberare il
segretario della Dc.
In un'intervista
a Marco Gregoretti, nel 2013, riferendosi a Craxi, mostrò un documento
scritto di pugno dal leader socialista nel '99, poco prima di essere operato,
ove era scritto: «Solo una cosa mi ripugnerebbe: essere riabilitato da coloro
che mi uccideranno». E certo la sempre strenua difesa di Guiso per personaggi
discussi della storia politica italiana, in situazioni difficili e contorte,
come le brigate rosse e il rapimento Moro, meriterebbero oggi un più attento
esame.
Mercoledì 1 Aprile verrà celebrato il funerale nella chiesa dell'Ospedale
dove si è spento.
Redazione (31 marzo 2015 Casteddu Online)
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