vuoto a perdere

Sei registrato? 
 


Resta aggiornato
Se vuoi ricevere una eMail di riepilogo delle novità
(frequenza max settimanale)


 
Antispamming. Inserisci il codice



ISBN 9788867559756
Ultima versione
1.0 del 22/05/2013
Tipologia: Novità

Solo 3.99€!
 



Vuoto a perdere è il solito libro sul caso Moro?
Ascolta cosa ne pensa Giovanni Pellegrino
(Presidente della Commissione Stragi dal 1994 al 2001)


Documento inedito

 
Nel libro ho pubblicato la testimonianza di un collaboratore dell'ufficio in via Fani 109 di cui parla il Sig. Barbaro. Dal suo racconto emergono degli elementi nuovi sui quali nessuno ha ancora fatto chiarezza.
Sarebbe interessante poter approfondire con i protagonisti > leggi <


 

Documenti  

 

  Approfondimento 

 

  Documentario 

 

  Evento 

 

  Giudiziario 

 

  Presentazione 

 

  Stampa 

 

  Trasmissione 

   
   
   

 
Caso Moro, la Honda di via Fani e il «cruccio» del procuratore: «Voglio indagare»
05/03/2015 - Il Secolo XIX - Redazione  
(0)


Caso Moro, la Honda di via Fani e il «cruccio» del procuratore: «Voglio indagare»

«Per quanto riguarda la vicenda della moto Honda di via Fani , ancora avvolta nel mistero, l’impossibilità di non essere riuscito a individuare i due che erano a bordo mi ha tormentato per anni» e «il fatto che quei due restino ancora impuniti mi spinge a occuparmi del fatto al fine di contribuire con tutte le mie forze e sino a quando mi sarà possibile all’accertamento di quanto accaduto quel giorno»: con queste parole, Antonio Marini, procuratore generale della corte d’Appello di Roma, è tornato sul «grande cruccio» della sua carriera di magistrato anti-terrorismo, con una notazione personale che ha colpito tutti in commissione Moro, dove è stato ascoltato oggi.

Marini ha detto che «sto per terminare la mia esperienza giudiziaria e, per inciso, anche la mia esperienza di vita, essendo stato colpito dal cancro che mi sta divorando giorno per giorno». E pero, sulla moto «non mollo», ha detto annunciando di avere presentato un atto di opposizione al tribunale di Roma, che deve valutare la richiesta di archiviazione della inchiesta giudiziaria nata dalle dichiarazioni di Enrico Rossi, ex poliziotto della Digos di Torino, chiedendo che le indagini non si fermino: «Se anche devo fare una cosa da solo la faccio per quel che posso, perché ci sono elementi su cui indagare».

Marini, in pratica, si è opposto a una richiesta avanzata pochi mesi fa dal predecessore, Luigi Ciampoli, che aveva avocato l’inchiesta sulla Honda di via Fani, nata da un’inchiesta giornalistica: «Il fatto è che ci sono nuove emergenze processuali che giustificano l’esigenza di approfondire un capitolo che rappresenta uno dei misteri di via Fani».

Marini ha spiegato che, «messi da parte l’orgoglio ferito e l’umiliazione subìta a seguito dell’inopinata estromissione dalle indagini dopo l’avocazione avvenuta a mia insaputa», ha deciso, visto che alcune istanze presentate dalle parti offese richiedevano ulteriori indagini e accertamenti, «di tornare a occuparmi del caso al fine di contribuire con tutte le mie forze alla ricerca della verità».

Redazione (5 marzo 2015, Il Secolo XIX)

 

       

 

Vuotoaperdere.org - Copyright (C) 2007, 2014 - Manlio Castronuovo