vuoto a perdere

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ISBN 9788867559756
Ultima versione
1.0 del 22/05/2013
Tipologia: Novità

Solo 3.99€!
 



Vuoto a perdere è il solito libro sul caso Moro?
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Documento inedito

 
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Caso Moro, Grassi mostra le foto della Renault 4
30/10/2014 - Lettera35.it - Redazione  
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Caso Moro, Grassi mostra le foto della Renault 4
La vettura che trasportò il cadavere di Aldo Moro si trova a Roma in un deposito e presto sarà trasferita nel Museo delle auto della Polizia

Sono le prime immagini della famosa Renault 4 che il 9 maggio 1978 trasportò il corpo di Aldo Moro dalla “prigione del popolo” di via Montalcini a via Caetani. L’auto, grazie all’intervento del vicepresidente dei deputati del Pd, Gero Grassi, è a Roma e si trova in un deposito blindato in attesa di essere collocata nel Museo delle auto della Polizia di Stato di via dell’Arcadia.

Nelle scorse settimane era stato lo stesso Grassi, con un’interrogazione al ministro dell’Interno, ad avviare le ricerche dell’auto un tempo di proprietà di Filippo Bartoli, un imprenditore marchigiano scomparso il 25 dicembre 2013, che dopo il dissequestro la conservò gelosamente a Serravalle di Chienti. Nel 2012 Bartoli, che dovette dimostrare che con il sequestro del presidente della Dc non c’entrava nulla, la donò al Viminale chiedendo un impegno dello Stato a conservarla ed esporla.

«Guardare quell’auto – ha dichiarato Grassi dopo aver visionato la R4 – è non solo molto commovente ma anche di estremo interesse ancora oggi per cogliere nuovi elementi di verità sulla uccisione del leader democristiano. La Renault 4 racconta insomma qualcosa di quella storia. Dobbiamo molto al senso civico del suo proprietario, Filippo Bartoli, il quale l’ha ben conservata ma soprattutto tutelata da ogni possibile uso commerciale, anche rinunciando a laude ricompense».

La R4 rossa è ormai inservibile, dopo gli accertamenti a cui fu sottoposta dalla scientifica e dagli artificieri che l’avevano anche aperta con la fiamma ossidrica. Le Brigate Rosse la rubarono nel quartiere Prati il 2 marzo 1978, due settimane prima dell’eccidio di via Fani. La targa (Roma N57686), ben visibile nelle foto pubblicate da Grassi sul suo profilo Facebook, risultò contraffatta: l’originale, di un’Alfetta dell’Alitalia, tornò al Pra dopo un passaggio di proprietà.

Redazione (30 ottobre 2014, Lettera35.it)

 

       

 

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