|
Al via i lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta
sul caso Moro
Il 2 ottobre la prima riunione per la nomina del presidente. Avrà 24
mesi di tempo per indagare e ne faranno parte 60 tra depurati e senatori
La Commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Moro si riunirà, per la
prima volta, giovedì 2 ottobre. E’ quanto ha stabilito la Conferenza dei
capigruppo di Montecitorio. La Commissione, che nel corso della prima riunione
procederà alla nomina del suo presidente, avrà il compito di accertare
“eventuali nuovi elementi che possono integrare le conoscenze acquisite dalle
precedenti Commissioni parlamentari di inchiesta sulla strage di via Fani, sul
sequestro e sull’assassinio di Aldo Moro” ed eventuali responsabilità
“riconducibili ad apparati, strutture e organizzazioni comunque denominati
ovvero a persone a essi appartenenti o appartenute”.
Secondo quanto prevede la legge 82 del 2014, la Commissione è composta da 60
membri (30 deputati e 30 senatori), ha gli stessi poteri investigativi
dell’autorità giudiziaria e dovrà concludere i lavori entro ventiquattro mesi
dal suo insediamento con la presentazione al Parlamento di una relazione, anche
da parte della minoranza, sulle risultanze delle indagini. L’organismo potrà
avvalersi non solo di consulenti esterni ma anche di agenti e ufficiali di
polizia giudiziaria.
«Con l’insediamento della commissione Moro – ha dichiarato il vicepresidente
dei deputati del Pd Gero Grassi -, il parlamento si assume la grande
responsabilità di riaprire le indagini, dopo trentaquattro anni, sul delitto
politico che ha segnato la nostra storia e sul quale non è mai stata fatta
chiarezza. Su molti aspetti della vicenda, a cominciare dall’agguato di via Fani
fino alle ultime ore della vita di Aldo Moro, sono rimasti aperti interrogativi
inquietanti. E’ nostro dovere tentare di trovare delle risposte perché il Paese
ha bisogno di verità. Con questo spirito – ha concluso – ho voluto proporre,
insieme ad alcuni colleghi, l’istituzione di questo organismo. Ringrazio i
presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, per il loro
determinante contributo all’avvio dei lavori».
|