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Caso Moro, mistero Honda: procuratore avoca l'inchiesta
A determinare la decisione le recenti dichiarazioni dell'ispettore di
polizia in pensione Enrico Rossi, che ha parlato della presenza di
esponenti dei servizi segreti durante il sequestro
Il procuratore generale di Roma, Luigi Ciampoli, ha avocato a sé l'inchiesta svolta dalla Procura della Capitale derivata dalle recenti dichiarazioni dell'ispettore di polizia in pensione Enrico Rossi, relativa a una ipotetica presenza a bordo di una moto Honda di esponenti dei servizi segreti durante il sequestro di Aldo Moro.
La notizia dell'avocazione dell'inchiesta è emersa a margine di un'audizione dello stesso Procuratore generale Ciampoli avvenuta oggi davanti al Copasir. Il magistrato ha risposto ad alcune domande dei commissari e si è riservato di fornire altri dettagli.
Rossi aveva raccontato alcune settimane fa che, quando era in servizio alla Digos di Torino, muovendo da una lettera anonima, aveva svolto una perquisizione il cui esito faceva ipotizzare una possibile presenza a bordo della moto Honda di due uomini dei servizi in via Fani a copertura dell'azione delle Br durante il sequestro Moro. Le indagini dell'ispettore, che risalgono ad alcuni anni fa, erano state acquisite all'epoca dalla Procura di Torino e trasmesse per competenza territoriale alla Procura di Roma. I magistrati romani il primo aprile scorso hanno interrogato Rossi ed hanno svolto altra attività investigativa.
La perquisizione di Rossi fu fatta in Piemonte in casa di Antonio Fissore, morto nel 2012 in Toscana. I familiari di quest'ultimo hanno escluso categoricamente che il loro congiunto fosse un uomo dei servizi segreti, ed hanno anche indicato alcuni testimoni in grado di riferire che il giorno del sequestro dell'ex presidente della Dc Fissore non era a Roma.
Dopo le dichiarazioni di Rossi, il procuratore generale di Roma Ciampoli aveva annunciato che avrebbe chiesto informazioni alla Procura di Roma per le "più opportune valutazioni". Ricevuto nei giorni scorsi il fascicolo, Ciampoli ha deciso oggi l'avocazione.
Redazione (8 aprile 2014, Repubblica.it)
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