Nome nuovo per l’Università di Bari: da Benito Mussolini ad
Aldo Moro
L’Università di Bari cambia nome: non più intitolata a Benito
Mussolini, bensì ad Aldo Moro, lo statista pugliese ucciso dalle Brigate Rosse
il 9 maggio 1978 e docente dell’Ateneo del capoluogo pugliese.
La cerimonia avrà luogo venerdì 15 gennaio, con inizio alle 10,00. Ad aprire
i festeggiamenti il corteo accademico: i presidi, con indosso la toga, faranno
il loro ingresso in base all’ordine di nascita delle varie facoltà.
La scelta del giorno non è certo casuale, l’inaugurazione del primo anno
accademico avvenne esattamente 85 anni fa, nel lontano 1925 ad opera del Duce.
Lo scopo, secondo quanto dichiarato dal rettore, Corrado Petrocelli, è quello
di rilanciare l’Università di Bari.
A godersi lo spettacolo in prima fila due dei tre figli del giurista, Agnese
e Giovanni Moro. L’intervento del rettore sarà preceduto dall’inno nazionale.
Dopo il saluto, è possibile assistere alla consegna del sigillo d’oro al
Presidente della Repubblica Napolitano, donato anche alla famiglia di Aldo Moro.
Grande l’attesa per l’evento, entusiasmo e gioia per un giorno che passerà
alla storia dell’Ateneo barese. Non manca, però, lo scontento da parte di alcuni
comitati studenteschi che vedono nel cambio del nome solo una manovra di
facciata. Ad esprimersi è l’Unione degli Studenti Democratici:
“Se il cambio di nome dell’Università vuole essere un simbolo del cambiamento
nel nostro Ateneo, avremmo voluto che questa denominazione venisse adottata al
termine di un percorso di cambiamento delle regole, delle norme sui diritti
degli studenti, del reclutamento dei docenti, dopo aver implementato servizi ed
elevato la qualità della didattica. Quando i timidi tentativi di questi ultimi
due anni diverranno realtà si sarebbe dovuto cambiare il nome dell’Università
degli Studi di Bari, fino ad allora avremmo preferito tenerlo a monito della
storia che dobbiamo, tutti insieme cambiare”.
Sono diversi gli episodi che testimoniano il legame tra l’insigne uomo
politico e l’Università di Bari. Nel 1962 venne conferito ad Aldo Moro un
riconoscimento dall’allora rettore Vincenzo Ricchioni per il suo contributo alla
nascita del Centro degli alti studi agronomici alimentari.
Nel 1975 il professor Ernesto Quagliarello consegnò a Moro il sigillo d’oro,
in occasione del cinquantenario della nascita dell’Ateneo barese, a
testimonianza della dedizione del giurista nei confronti dell’Università. Il
leader della Democrazia Cristiana non partecipò alla manifestazione, inviò da
Roma, luogo in cui si era trasferito per seguire la politica, un discorso di
ringraziamento.
La proposta, partita dal rettore in occasione del trentennale della morte del
giurista nel 2008, ha inizialmente scosso il mondo accademico e non solo. Il
voto contro Aldo Moro non è arrivato solo dalle associazioni studentesche
politicizzate, anche il preside di Giurisprudenza, dopo aver espresso parere
favorevole in Senato accademico, in Consiglio di Facoltà ha votato contro la
proposta del rettore.
Oggi, dopo quasi due anni, la decisione sembra definitiva: l’Ateneo pugliese
sarà intitolato al leader della DC, studente e docente illustre dell’Università
di Bari.
Angela Comito (PeriodicoItaliano.Info, 7 gennaio 2010)
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