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L'incontro a via Gradoli, da covo Br a trans
Nello stabile del caso Moro ora politici e vip in cerca
appuntamenti
Era passato alla storia come lo stabile del covo delle Br che parteciparono
al sequestro di Aldo Moro 31 anni fa. Oggi il condominio di via Gradoli 96, Roma
nord, torna prepotentemente sulle prime pagine per una vicenda che con il
terrorismo o gli anni di piombo non ha niente a che fare. Al primo piano di una
delle due palazzine condominiali sarebbe infatti avvenuto, nel luglio scorso,
l'incontro tra il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, e un
transessuale di origini brasiliane di circa 30 anni. Una strada, destini
diversi. Palazzine di quattro piani in mattoncini marroni, classici edifici anni
'70.
''Questo condominio è rimasto com'era trenta anni fa, è la gente che ci vive
ad essere cambiata", spiega Pietro, 58 anni, uno dei pochi italiani che vive nel
condominio. Tanti, tantissimi gli extracomunitari e molti, moltissimi i
transessuali che hanno scelto questa elegante e tranquilla stradina a pochi
metri dalla Cassia, periferia nord di Roma, per gli incontri con i propri
clienti. Il via vai è continuo e anche ieri notte, nel corso di una
perquisizione dei carabinieri del Ros, erano tante le auto dei clienti che si
fermavano a pochi metri dal cancello nero per poi sgommare via dopo aver intuito
che "non era serata".
"Qui affittano perfino gli scantinati, anche mille euro al mese per poco più
di 40 metri quadrati - spiega Daniela, 38 anni, transessuale italiana -. E' una
sorta di alveare questo, a farla da padrona sono le sudamericane, quasi tutte
brasiliane". Natalie, Ramona, Lora: i nomi che appaiono sul citofono raccontano
di un condominio trasformato in una sorta di casa di appuntamenti multietnica.
"Di politici e attori ne abbiamo visti tanti, chi viene con noi è disposto a
spendere anche 1.500 euro a notte, sopratutto se c'é cocaina - spiega Sonia, 21
anni, da pochi mesi trasferitasi a Roma da Pescara -. Quasi tutti preferiscono
le brasiliane: sono ragazze pronte a tutto, per pochi spiccioli. A gestirle sono
le 'mamme', maitresse brasiliane sui 40 anni". Brasiliana è anche Natalie, la
ragazza che avrebbe avuto l'incontro con il presidente Marrazzo. Molti dicono
che già da qualche giorno ha lasciato l'Italia, altre assicurano di non vederla
in giro da tempo. "E' una brava ragazza - spiega Alice, una donna portoghese di
circa 40 anni che vive da tempo in via Gradoli - ma è da molti giorni che non la
incontro". Nel comprensorio regna un silenzio quasi irreale, in pochi hanno
voglia di parlare. In pochissimi ricordano del sequestro Moro. "Vivo in questo
condominio dal 1987 - racconta Raffaele, 38 anni -. In casa ho molti libri sulle
Br e su quella terribile vicenda di 31 anni fa. Queste palazzine devono avere
qualcosa di particolare. Ora torniamo sui giornali per una vicenda meno
drammatica, ma per certi versi anch'essa sconvolgente".
Marco Maffettone (ANSA, 24 ottobre 2009)
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