Tre assoluzioni. Centomila euro assegnati al giuslavorista, un milione
alla Presidenza del Consiglio
L'esponente del Pd: "Rinuncio ai soldi in cambio di un incontro con queste
persone"
Terrorismo, processo nuove Br. 14 condanne, risarcito Ichino
Folla in aula, alla fine imputati e pubblico intonano
"l'Internazionale" a pugno chiuso
Convalidati gli arresti dei presunti terroristi genovesi. Appello della Digos
Condannate in Assise le nuove Br: 15 anni a Claudio Latino e Davide Bertolato,
leader delle cellule milanese e padovana; 13 anni e 10 mesi a Vincenzo Sisi,
ritenuto il capo del gruppo torinese. In tutto 14 condanne. Tre le assoluzioni:
Andrea Tonello, Michele Magon e Alessandro Toschi.
Pugni chiusi. Alla lettura della sentenza del processo gli imputati e
il pubblico presente in aula hanno intonato l'Internazionale e mostrato i pugni
chiusi scandendo cori contro la corte: "Contro il fascismo e la repressione,
rivoluzione".
Risarcimento a Ichino. Alcuni degli imputati sono stati condannati a
risarcire in solido i danni al senatore Pd e giuslavorista Pietro Ichino, nel
mirino del gruppo del Partito comunista politico-militare, liquidati dalla Corte
d'Assise in via definitiva in 100 mila euro. Un milione va invece alla
Presidenza del Consiglio, anch'essa costituita parte civile nel procedinento.
Da parte sua, Ichino ha fatto sapere che rinuncerà all'indennizzo in cambio
di un incontro con gli imputati. "Resta valida - ha affermato - la proposta che
ho fatto fin dall'inizio del processo: incontriamoci, riconosciamoci
reciprocamente come esseri umani, discutiamo delle nostre idee diversissime ma
chiarendo che nessun dissenso politico può giustificare l'aggressione fisica gli
uni contro gli altri". E ancora: "Finora questa proposta non ha avuto risposta.
Se verrà accolta, sono tuttora pronto a rinunciare a qualsiasi altro
risarcimento".
Boccassini: "Li abbiamo fermati". "L'unica soddisfazione è che siano stati
fermati", aveva detto Boccassini al termine della sua requisitoria in cui aveva
chiesto pene più severe. "Nessuna persona intelligente può pensare ad un ritorno
degli anni di piombo, ma è certo che alcune persone hanno pagato con la vita il
fatto di essere inserite in un contesto sociale, come D' Antona e Biagi. Sono
certa che se non li avessimo fermati, ci sarebbero state altre vittime".
Cortei e manifestazioni. All'esterno, in piazza Filangeri, davanti all'aula,
una cinquantina di manifestanti urlano slogan al megafono e sventolano bandiere
rosse. In corteo, un centinaio di amici degli imputati e militanti del centro
sociale Gramigna di Padova, si sono spostati davanti al carcere di San Vittore
gridando slogan di protesta come "Fuori i compagni dalle galere", "No alla
differenziazione carceraria".
I legali: "Colpita la democrazia". "La sentenza - ha detto Giuseppe Pelazzo,
uno dei legali degli imputati - dimostra come gli spazi di democrazia siano
ormai ridotti a zero. I tribunali speciali negli anni '20 e '30 erano più
rigorosi e garantisti".
Le Br genovesi. Intanto restano in carcere Gianfranco Zoja e Massimo Riccardo
Porcile, i due genovesi arrestati giovedì con l'accusa di far parte di un
ricostituendo nucleo delle Br che voleva colpire alla Maddalena in occasione del
G8, poi sposta all'Aquila. Contestata a Porcile la detenzione delle armi
ritrovate nel casolare diSori. Resta in carcere anche Luigi Fallico, l'ex
terrorista dell'Ucc, arrestato nella stessa operazione di polizia. E la Digos
lancia un appello: "Chi potesse fornire informazioni su Luigi Fallico è pregato
di contattare la Questura di Roma".
Repubblica (13 giugno 2009)
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