TERRORISMO: NUOVE BR, CONDANNE FINO A 15 ANNI
La prima Corte d'Assise di Milano ha inflitto condanne fino a 15 anni di
reclusione nel processo alle cosiddette 'nuove Br' del partito comunista
politico-militare.
Le condanne inflitte vanno da 15 anni di reclusione ai 10 giorni d'arresto
per 14 imputati, mentre tre sono stati assolti. Sono stati condannati a 15 anni
Davide Bortolato e Claudio Latino, ritenuti rispettivamente i leader della
cellula padovana e di quella milanese. A 13 anni e 10 mesi di reclusione è stato
condannato Vincenzo Sisi, ritenuto a capo della cellula torinese.
Alcuni degli imputati del processo alle cosiddette Nuove Br sono stati
condannati a risarcire in solido i danni al senatore e giuslavorista Pietro
Ichino, liquidati dalla I Corte d'Assise in via definitiva in 100 mila euro.
Ichino, secondo l'accusa, era nel mirino del gruppo del Partito comunista
politico-militare.
In seguito alla lettura della sentenza del processo contro il Partito
comunista politico-militare gli imputati e il pubblico presente hanno intonato
l'Internazionale e mostrato i pugni chiusi.
Alcune decine tra parenti e amici degli imputati al processo milanese a
carico del Partito comunista politico-militare hanno improvvisato un corteo
lungo le vie che circondano il carcere milanese di San Vittore per protestare
contro le condizioni carcerarie in cui versano i condannati. C'é stato anche
qualche istante di tensione con i giornalisti ai quali un manifestante ha
rivolto insulti.
DIFESA, AZZERATI SPAZI DI DEMOCRAZIA
E' una sentenza che azzera gli spazi di democrazia e nell'inesistenza di un
reato associativo colpisce la realtà antagonista". E' il commento degli avvocati
Giuseppe Pelazza e Ugo Giannangeli alla sentenza emessa dalla prima corte
d'assise di Milano nel processo alle 'Nuove Br'. Gli avvocati, che difendono
numerosi imputati nel processo, tra i quali Davide Bortolato e Claudio Latino
che sono stati condannati alle pene più alte (15 anni), hanno spiegato al
termine della lettura della sentenza che "il Tribunale speciale degli anni '20 e
'30 fu più rigoroso nell'applicare la legge". I legali hanno spiegato di non
essere soddisfatti e che la loro valutazione "non è stata modificata dalle tre
assoluzioni e dalla riduzione delle pene rispetto alle richieste del pm".
DIFESA TONELLO: CHI LO RIPAGA PER CARCERE INGIUSTO?
L'avvocato Giannangeli, inoltre, ha parlato della sostituzione di tre giudici
popolari, che è stata effettuata prima che il collegio entrasse in camera di
consiglio, per motivi familiari e di salute di alcuni giudici che non potevano
partecipare. "E' strano - ha detto l'avvocato - che chi ha seguito per quasi due
anni il processo non partecipi poi alla Camera di consiglio finale".
"Chi ripagherà Andrea Tonello per aver subito più di un anno di carcere?". E'
la domanda che ha posto l'avvocato Carlo Covi, difensore di uno dei tre imputati
assolti nel processo alle cosiddette 'Nuove Br', al termine della lettura del
dispositivo nell'aula bunker davanti al carcere di San Vittore, a Milano.
L'avvocato ha spiegato che Andrea Tonello, assolto perché il fatto non sussiste,
"ha passato due anni tra carcere e arresti domiciliari, si è rovinata la vita di
un uomo di cinquant'anni".
ANSA (13 giugno 2009)
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