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Data: 16/03/2007
Intervista a: Giuseppe Ferrara
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Data: 25/04/2007 - Commento di gurdulu |
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La "pietra d'inciampo" rischia di diventare la testata d'angolo, si potrebbe dire parafrasando il Vangelo.
Da più parti come ad esempio dalla figlia di Moro, dal lavoro della commissione stragi, dal lavoro di Ferrara (e ora si spera anche da Vuoto a perdere), solo per citare alcuni, sta venendo fuori il quadro della complessa vicenda dell'affaire Moro. Di sicuro Moro vivo avrebbe scardinato il sistema politico italiano. Si pensava che la sua morte avrebbe consentito di conservare certi equilibri che si nascondevano dietro la "ragion di stato".
In realtà, seppure con lentezza, e a distanza di 30 anni, le responsabilità dirette, politiche, "non dicibili" di quella vicenda stanno venendo fuori.
E forse è meglio così, in fondo, perché il rapimento e l'uccisione di Moro avrebbe potuto far si che i contendenti della guerra civile in atto nel nostro paese avessero tirato di nuovo le armi dagli arsenali. Abbiamo il tempo, insomma, di fare i conti con le delusioni profonde della sinistra italiana che non si riconosce nel partito democratico, che ha disconosciuto per tempo l'Unione Sovietica, che ascolta i movimenti della società civile e che sarà capace, si spera, di "dire qualcosa di sinistra" in questo paese.
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Data: 18/03/2007 - Commento di oliver |
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A proposito del film di Ferrara "Guido che sfidò le Brigate Rosse" che, sembra, non stia ricevendo alcun riscontro nella distribuzione cinematografica.
Vi segnalo questo trafiletto proprio di Giuseppe Ferrara:
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Data: 17/03/2007 - Commento di fritz |
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Bravo Ferrara. Analisi lucida e coraggiosa la sua.
Non concordo su una cosa. Se le BR fossero state forti e non si fossero fatte abbindolare da chi non mantenne le promesse, Moro sarebbe uscito vivo dalla sua prigione.
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Data: 16/03/2007 - Commento di jenny77 |
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Concordo pienamente con il dott. Ferrara. Il fatto che abbia il coraggio di affermare pubblicamente che uno come Andreotti sia intoccabile, forse spiega perché il suo film su Guido Rossa non sia ancora nelle sale ciematografiche.
Non concorso sul fatto che il PCI abbia pagato per quella storia. I dirigenti di Botteghe Oscure non hanno mai detto quello che sapevano, hanno difeso il potere e ne sono rimasti sopraffatti. Hanno un grosso peso sulla coscienza. E se da parte della DC la cosa può essere convenuta visto che ha continuato a imperare per altri 15 anni, per il PCI è stata una scelta che non ha portato nulla.
Se non nascondere all'Italia una parte importante di verità.
Saluti
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