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Operazione Peci. Incontro con Giorgio Guidelli
Di Manlio (del 20/04/2009 @ 17:18:39, in Eventi, linkato 1974 volte)
Nell’ambito della rassegna culturale “RIPARLIAMO DEGLI ANNI ’70” si terrà venerdì 24 aprile alle ore 18.00 presso la sede della testata giornalistica online Brundisium.net in via Colonne 46 la presentazione del libro “Operazione Peci, storia di un sequestro mediatico” di Giorgio Guidelli, giornalista de “Il Resto del Carlino”, giovane studioso del fenomeno eversivo.
In un’epoca mediatica come quella in cui viviamo, Guidelli è stato il primo che a distanza di 24 anni dai fatti, ha ricordato un evento così tragico denunciando l’elemento spettacolare ricercato e voluto a tutti i costi da Giovanni Senzani, artefice e mente dell’azione.
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L’ossessione dei mass media ed il tentativo di piegare i mezzi di comunicazione di massa ai propri obiettivi hanno fatto si che l’azione contro il fratello del pentito numero uno si tramutasse in barbarie indiscriminata, sintomo di una degenerazione ormai fuori controllo.

Con il suo lavoro Giorgio Guidelli ha fatto riemergere il ricordo sbiadito di fatti che tutte le TV avevano rifiutato persino di narrare per un recupero del passato sentito come esigenza del presente. Una serata importante per saper guardare e interpretare i fatti di ieri mantenendo sempre un occhio di riguardo per quello che sarà.

Il rapimento di Roberto Peci è contestualizzato nella vicenda che ha come protagonisti i “fratelli Peci”, due ragazzi marchigiani che partendo dalle lotte sociali della loro provincia decidono di fare le prime azioni dimostrative contro obiettivi politici. I più eclatanti sono una irruzione nella sede della CONFAPI ed una nella sede della DC di Ancona.

Patrizio, il fratello più grande, fa il salto e si trasferisce a Torino diventando brigatista a tutti gli effetti, uno del vertice. Benché abbia scritto un libro recentemente riedito (Io, l’infame) i dubbi sulla sua figura non sono ancora del tutto svaniti. Stefano Grassi, nel suo “Dizionario sul caso Moro”, ricorda come Patrizio Peci abbia svolto il servizio militare nei Carabinieri, i dubbi sulla teoria del “doppio arresto” e del suo utilizzo come infiltrato dal 15 dicembre 1979 al 19 febbraio 1980 (data ufficiale del suo arresto) non sono stati chiariti anche a causa del fatto che le versioni raccontate dai protagonisti sulla dinamica dell’arresto, non coincidono.

E poi nella tragedia di Roberto Peci c’è Giovanni Senzani, le cui coincidenze nei contatti con persone riconducibili ai Servizi Segreti sono state ricordate nella stessa sentenza per il Processo per il rapimento di Roberto Peci..

Insomma. Ce ne sarà per parlare di altri meccanismi particolarmente “intoccabili” di quegli anni.