Tra le mille idiozie che si sono dette in questi giorni sulla vicenda dell'estradizione non concessa dal Presidente del Brasile a
Cesare Battisti (dal ritiro dell'ambasciatore all'annullamento dell'amichevole di calcio) l'unica persona che ha detto una cosa sensata è stato proprio il Presidente del Consiglio
Silvio Berlusconi:
andremo fino in fondo, presenteremo un ricorso alla Corte Suprema brasiliana.
Ed infatti è stato lo stesso Lula ad avallare la decisione del nostro premier assicurando il fatto che il Brasile non si opporrà alla decisione della Corte Suprema.
Ma adesso, se non devono esistere due pesi e due misure, sarebbe opportuno che lo stesso metodo fosse utilizzato con una vicenda ben più spinosa di quella di Battisti e che ha a che vedere niente di meno che con il caso Moro.
Alessio Casimirri ha partecipato all'agguato di via Fani, forse ha anche ucciso l'agente Jozzino visto che un testimone ha visto sparare al poliziotto uscito dall'alfetta da un brigatista che è sbucato da dietro la macchina bianca che chiudeva la scena.
Eppure i vari tentativi di andare a recuperare il latitante (unico dei condannati per via Fani a non aver fatto neanche un giorno di galera) sono andati tutti male.
Nel 1993, a seguito delle indagini sull'individuazione di Germano Maccari come quarto uomo di via Montalcini il Gen. Mario Fabbri o il Dr. Carlo Parolisi, alti funzionari del SISDe, erano riusciti ad avvicinare Alessio Casimirri e proprio quando avevano iniziato a tessere una possibilità di dialogo si videro sabotare i propri sforzi a causa di un “dipendente infedele” (come lo definì lo stesso Fabbri di fronte al giudice Ionta) che operò una fuga di notizie e produsse un articolo su “L’Unità”che spaventò Casimirri proprio quando era nato, tra i tre, un rapporto di reciproca fiducia.
E nel 2004 la Corte Suprema di Managua aveva respinto la richiesta italiana perchè Casimirri dal 1988 è cittadino nicaraguense e la Costituzione del Nicaragua e' chiara nello stabilire che non c'e' estradizione per delitti politici e comuni connessi con cittadini nazionali.
Magari non ci saranno molte probabilità, stando così le cose. Ma mi chiedo come mai tanta eco per Battisti e nessuna voce per Casimirri? Forse perchè la famiglia di Casimirri era composta da funzionari della Santa Sede? Forse perchè quando si parla di Casimirri si riaffacciano i fantasmi de caso Moro che tutti vogliono seppellire dietro la nebbia della fermezza?
Io so che Casimirri ha scritto un libro e che ha minacciato di pubblicarlo se qualcuno prova ancora una volta ad andarlo a riprendere.
E facciamoglielo pubblicare sto' libro...