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La strategia pro-terrorismo di Francesco Cossiga
Di Manlio (del 24/10/2008 @ 18:16:23, in Attualitą, linkato 1849 volte)

Un attento lettore, Federico Bacci, mi segnala un'intervista all'Emerito Francesco Cossiga che potete ascoltare in audio qui sotto


 
Dire che c'è da restare allibiti è poco?
A me sembra si tratti di un copione già visto e sperimentato non solo in Italia e non solo 30 anni fa.
E forse uno dei motivi per cui molte cose del passato non possono ancora essere svelate è proprio che questi meccanismi sono ancora in atto e perfettamente efficienti...

Leggi l'articolo su Quotidiano Nazionale del 23 ottobre 2008


Per la cronaca: Cossiga si è affrettato anche a smentire. Ecco un lancio ANSA delle 17.21 di oggi:

SCUOLA:COSSIGA,DA MOVIMENTO NIENTE TERRORISMO MA RITIRARE DL
ROMA, 24 OTT - «Non dico che da questo confuso 'movimento' possa rinascere il terrorismo, ma qualche misura l'adotterei». Lo afferma il presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga in una lettera aperta al direttore del 'Sole 24 ore'. «La maggioranza - sostiene il senatore a vita - dovrebbe ritirare il decreto Gelmini. Non entro nel merito del provvedimento, ma nel vararlo non sono state tenute in considerazione le reazioni ad esso, che il Pdl non è in grado di contrastare. Terrei in caserma carabinieri e polizia: se qualche deputato o senatore della maggioranza sarà bastonato o si darà fuoco a qualche cassonetto, non sarà un gran male, anzi. Forse Walter Veltroni, disimpegnandosi per un momento dalla campagna pro-Obama, penserebbe un pò alla situazione di casa nostra. Da parte sua, il Pd dovrebbe gestire con forte cipiglio e guidare verso sbocchi costruttivi il 'movimento'; ma per potere fare questo, deve essere credibile. E per essere credibile dovrebbe dare alla manifestazione al Circo Massimo un profilo meno legalitario: qualche automobile bruciata, qualche vetrina sfondata. E qualche carabiniere o poliziotto strattonato, certo servirebbero. E se la situazione precipitasse, ci sarebbe sempre la possibilità che il pacifico 'movimentò prendesse a calci Veltroni o Franceschini o Zanda, e forse allora i democratici aggiusterebbero il tiro. Certo, a Veltroni, a Franceschini e a Zanda, vorrei chiedere un favore: ho ottant'anni, mi facciano risentire giovane, inducano qualche loro adepto a urlare sabato prossimo, o lo facciano loro stessi: »Cossiga boia« e »Cossiga assassino«: gliene sarei infinitamente grato».