A tre anni di distanza dalla sua realizzazione e dopo che il regista
Giuseppe Ferrara ha fatto di tutto per portarlo al grande pubblico, RAI Tre ha deciso di mandare in onda "in prima TV" il bel film "Guido che sfidò le Brigate Rosse" che narra la storia del sindacalista di Genova e che ebbe il coraggio di denunciare un operaio che in fabbrica distribuiva volantini delle BR.
Sfortunatamente rimase isolato e probabilmente anche per questo divenne un facile bersaglio delle BR genovesi che il 24 gennaio del '79 lo uccisero sotto casa.
La figlia di Guido, Sabina Rossa, oggi parlamentare del PD, ha scritto un bel libro "Guido Rossa mio padre" in cui narra la storia del padre e dell'inchiesta che lei stessa ha portato avanti dopo tanti anni.
Sabina Rossa
Il film era stato voluto dalla
CGIL per celebrare il centenario di attività, è stato finanziato dalla
RAI e dall'
ILVA ma non ha mai avuto la possibilità di essere proiettato nei cinema o in TV. Un vero e proprio boicottaggio che spinse Ferrara a scrivere al Presidente Napolitano per chiedergli se lo Stato stesse dalla parte delle vittime o delle BR.
Strano destino quello di quest'ultimo film di Ferrara. Pronto dal 2006, andrà per la prima volta in TV domani sera, domenica 28 giugno, alle 23.15. Si, alle 23.15, quandoil grande pubblico sarà già con il pensiero al lunedi lavorativo.
Articolo 21 in un suo
articolo si augura che qualche milione di italiani decida di vedere il film. Ce lo auguriamo ma difficilmente anche questa volta il bel film di Ferrara sarà visto dal grande pubblico.
In conclusione una considerazione personale. Peccato che il produttore
Carmine de Benedictiis non potrà vedere il suo prodotto, dopo tanto penare. Ci ha lasciato nell'aprile dello scorso anno. Ma forse da lassù riuscirà a godersi in silenzio lo spettacolo. Sempre che il segnale di RAI Tre sia visibile...