Il 13 giugno p.v. si terrà il
Premio Internazionale Città di Ostia, e nella sezione cultura il premio internazionale spetterà al poeta
LICIO GELLI, attualmente agli arresti domiciliari perchè condannato dalla Cassazione per la sua opera di depistaggio nel processo per la Strage della Stazione di Bologna.
Non mi sembra sia una notizia da commentare.
Chiuso per lutto, si potrebbe scrivere se questo blog avesse la ribalta nazionale, in memoria delle 85 vittime della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna.
L'unico commento che ritengo opportuno è il disprezzo ed il disgusto provato per persone come Licio Gelli ed ancor più per chi pensa dio poter utilizzare la sua immagine per pubblicizzare un inesistente premio di provincia che con questa edizione, forse, troverà qualche piccolo spazio nei lanci ANSA. Così quegli oscuri (nel senso che stanno all'ombra dei riflettori) politicanti locali che si agitano dietro poltrone così piccole da stare troppo strette avranno i loro 5 minuti di visibilità nazionale e potranno vantarsi di aver portato alla ribalta mediatica un insignificante premio, che da quest'anno sarà ancora più insignificante.
Indipendentemente dalla qualità letteraria delle sue opere, io credo che
qualsiasi uomo di cultura dovrebbe vergognarsi di sedere allo stesso tavolo di chi, come Gelli, ha contribuito ad ammazzare una seconda volta, con i suoi depistaggi, 85 cittadini che quel 2 agosto, probabilmente, andavano in vacanza dopo un anno di duro lavoro.
Fossi uno di loro, sabato prossimo, darei buca e chiederei che fosse letto al pubblico un comunicato che potrebbe suonare più o meno così:
"Gentili Organizzatori del Premio Internazionale Città di Ostia,
mi spiace non poter essere presente alla Vs meritevole manifestazione, ma purtroppo stasera sono morto assieme alla coscienza sociale di tanti connazionali che vorrebbero si superare le divisioni del passato, ma che proprio non se la sentono di vedersi passare sopra il bulldozer della rimozione storica elevando a figura di nobile poeta una persona, attualmente in detenzione domiciliare, ed il cui passato si commenta da solo.
A meno che, per par condicio, non sia prevista la premiazione di altri personaggi di spicco per la nostra moralità quali, ad esempio, tale Salvatore Riina o tale Bernardo Provenzano. In tal caso sarei pronto ad accettare dal Signore, il miracolo della resurrezione
Con ossequioso rispetto"
Vorrei invitarvi ad inviare una mail e/o un fax di protesta ufficiale al Presidente del XIII Municipio di Roma On.le Vizzani. Forse si è ancora in tempo per impedire che un tale personaggio si esibisca in pubblico il 13 giugno.
municipio.13@comune.roma.it
Ostia
Via Angelo Celli, 2/c,
telefono 0669613333 o 065622701,
fax 065622339
Allego la protesta dei cittadini di Ostia