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L' inchiesta Fastweb I rapporti con le logge e i politici. La telefonata con la Mambro e Fioravanti sul movimento Alleanza federalista Mokbel e la massoneria: aspetto un trentatreesimo grado I ministri. I «fratelli» massoni. I politici amici. I soldi. I boss. Dall' inchiesta sulla frode «colossale» al fisco che coinvolge Fastweb e Telecom Italia Sparkle emergono chiare le commistioni tra mondi diversi. Al centro Gennaro Mokbel. La massoneria e gli 007 Il 25 luglio 2007 Mokbel a un amico: «Alle 4 e mezzo aspetto un 33° grado». In gergo massonico è il più alto. Il Ros annota il «particolare interesse della telefonata in relazione all' adesione di Mokbel a una loggia massonica». L' interlocutore enumera le logge: «Ce ne stanno parecchi: voi, c' è Palazzo Villa Grossi, c' è piazza del Gesù». In un' altra conversazione Mokbel si vanta: «Mio cognato è il più alto in grado, ha fatto il costruttore di una famiglia importante Scarozza-Finocchi, l' ex capo del Sisde». Il Ros lo identifica in Giancarlo Scarozza, figlio di Maria Antonietta Finocchi e marito di Lucia Mokbel che avvertì, invano, la polizia su rumori sentiti in via Gradoli durante il sequestro Moro. Al cognato, Mokbel chiede per conto del boss di Ostia Carmine Fasciani informazioni su un terreno. Ma il cognato «precisa che è di Salabè, operatore dei servizi segreti». Mambro e Fioravanti Il 1 ottobre 2007 Mokbel ha lanciato già il movimento Alleanza Federalista. Giusva Fioravanti chiama la moglie, Giorgia Ricci, e la incoraggia: «Perché non vi prendete una rubrica fissa su un giornale vero tipo l' Opinione?». La Mambro spiega a Giorgia che il suo movimento è fatto di «gente che non ha bisogno della politica per campare». Di Girolamo Il 27 aprile 2008 Di Girolamo, già senatore, è preoccupato dei controlli in Belgio. Mokbel: «Glielo dici sfacciatamente: "Visto che abbiamo centinaia di mail sul malfunzionamento del suo consolato, provvederò con il mio amico Franco Frattini. Capito? Lei veda di allinearsi alle indicazioni politiche del governo. E vacce con l' ambasciatore». Il 5 maggio 2008, Mokbel progetta la nomina di un manager gradito. L' intermediario dovrà essere Lorenzo Cola, «un amichetto di Brancher» (il sottosegretario Aldo Brancher). Mokbel a Di Girolamo: «Gli fai: "Lorenzo, devi chiamare il suo amico Brancher... vediamo quanto è potente, se gliela fa... e devi far proporre a Brancher un nome e cognome come direttore generale"». Lavinia Di Gianvito Virginia Piccolillo RIPRODUZIONE RISERVATA Lavinia Di Gianvito, Virginia Piccolillo Corriere della Sera (8 marzo 2010)
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