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PREMIO LIBERO BIZZARRI Serata dedicata agli anni di piombo. E' quanto prevede il 'menù' del Premio Libero Bizzarri: ‘Con il cuore in gola. Gli anni di Roberto e Patrizio Peci’, in cui per la prima volta parlerà Roberta Peci, figlia di Roberto, nata due mesi dopo la morte del padre, fratello del terrorista pentito Patrizio Peci. Domani a San Benedetto del Tronto, città di cui i Peci sono originari, verrà proiettato il documentario in concorso 'L’infame e suo fratello' del regista sambenedettese Luigi Maria Perotti. Seguiranno gli interventi di quanti hanno vissuto direttamente le vicende di quegli anni: dalla testimonianza umana di Roberta a quella politica dell’onorevole Marco Boato fino alla versione cinematografica raccontata dal regista sambenedettese in concorso con lo stesso documentario anche a Roma Fiction Fest/Factual Realtà e Finzione. ‘’La città di San Benedetto non ha dimenticato quegli anni, è una ferita ancora aperta. Un capitolo doloroso - afferma Massimo Consorti, direttore artistico del Festival insieme a Fabrizio Pesiri -. Molti amici dei fratelli Peci, allora di Lotta Continua, saranno presenti giovedì sera in piazza Matteotti, ma non se la sentono di intervenire’’. Oggi Patrizio Peci si è rifatto una vita, con un’altra identità. Ha una famiglia, un figlio. La sorella Ida, che ha consegnato tutto il materiale - ritagli di giornale, foto - al regista Perotti, si è chiusa nel silenzio. Non sarà presente. Per la prima volta parlerà, invece, la figlia di Roberto, oggi studentessa universitaria a Bologna. ‘’E’ stata Roberta - racconta Perotti - a chiedermi di accompagnarla nel luogo dove venne assassinato e poi ritrovato il padre nel 1981, nella campagna romana, vicino all’ippodromo delle Capannelle. Quasi volesse stabilire un contatto con il padre che non ha mai conosciuto’’. Il documentario, con la struggente ricerca di Roberta di un padre mai conosciuto, è stato proiettato anche al festival di Annency in Francia. Il Resto del Carlino, 8 luglio 2009 -
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